Compie 70 anni Phil Collins, personaggio ammirato perché ha costruito un successo da oltre 150 milioni di dischi e detestato perché i tanti fan di vecchia data dei Genesis lo accusano di aver cambiato in peggio il suono della band, trasformandolo da rock progressivo e sofisticato in pop commerciale e patinato.
Ha raggiunto il successo, da solista, nel 1981 con il primo album “Face value” che contiene “In the air tonight“, diventato il suo cavallo di battaglia.
Negli anni ottanta. dominati da MTV, era il divo che non assomigliava a un divo, almeno per il suo aspetto: non particolarmente alto, non fotogenico, lontano dalle tendenze dell’eleganza del periodo. Eppure nessuno pensava che la sua presenza stonasse accanto a quella di star di tendenza come Prince, Sting, i Duran e gli Spandau Ballet.
Nel corso della sua carriera Phil Collins ha cercato di mettere in in risalto tutte le sue capacità. Nel 1964, giovanissimo, è comparso nel film dei Beatles “A hard day’s night” ed ha recitato nella versione teatrale di “Oliver Twist”. Poi nel 1984 ha avuto una parte da protagonista nel “Buster“.
Il 2021 potrebbe essere l’anno in cui ci sarà ritorno sulle scene insieme ai Genesis: il tour “Last domino” (che prevedeva una serie di concerti in Gran Bretagna) era stato inizialmente programmato per il 2020. Ora è slittato Settembre e ottobre sempre che l’evoluzione della pandemia, particolarmente grave nel Regno Unito, lo permetta.