Per la prima volta negli ultimi dieci anni lo spreco di cibo nelle case degli italiani è in calo: il 25% in meno rispetto allo scorso anno con un risparmio di 1,5 mld di euro.
E’ quanto emerge dal Rapporto Waste Watcher pubblicato in concomitanza della settima Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, evento promosso con il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente, della Salute e degli Affari Esteri.
Ridurre lo spreco alimentare è un obbligo necessario: in un’epoca in cui la sicurezza alimentare e la sostenibilità della produzione agricola si vanno affermando come sfide da affrontare con sempre maggiore urgenza occorre investire su sensibilità e buone pratiche, dimostrate negli ultimi tempi, dagli italiani.
Quasi quattro italiani su dieci (37%) quando escono dal ristorante si portano sempre, spesso o almeno qualche volta a casa gli avanzi con la doggy bag, il contenitore per portare via il cibo non consumato ed evitare che venga buttato, il 14% degli italiani ritiene però che sia da maleducati e volgare oppure si vergogna a richiederla. Chiedere di portare a casa il cibo avanzato quando si va a mangiare fuori è un comportamento molto diffuso in altri Paesi a partire dagli Stati Uniti dove la doggy bag è una prassi consolidata dagli stessi vip. Una abitudine che non ha ancora contagiato capillarmente l’Italia dove permangono molte resistenze.