Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ieri ha fatto il punto oggi sulla situazione della pandemia in Trentino:
L’auspicio è che la pressione comune di tutte le Regioni porti ad un ravvedimento da parte del Governo nazionale che, considerato i dati attuali, possa concedere aperture maggiori di quelle che partiranno da lunedì 26 aprile.
I dati settimanali con un’incidenza pari a 110 casi, un Rt attorno allo 0,7 e un tasso di positività al 3,9%, ci fanno concretamente pensare che da lunedì il Trentino sarà classificato in zona gialla.
Purtroppo però non si tornerà alle regole a cui eravamo abituati in precedenza, soprattutto per quanto riguarda le attività di ristorazione. Noi, insieme a tutte le Regioni – ha aggiunto il presidente – abbiamo chiesto ufficialmente al Governo di poter aprire bar e ristoranti, nei territori in giallo, anche al chiuso, così come di portare l’inizio del coprifuoco alle ore 23.00. Ma al momento la risposta del Governo è stata negativa.
Auspichiamo davvero che vi possa essere un ripensamento perché altrimenti rischiamo di danneggiare molte attività che potrebbe essere costrette a chiudere.
Naturalmente – ha concluso Fugatti – se ci sarà qualche spiraglio, come abbiamo sempre fatto in passato, potremo anche tentare in autonomia di anticipare le aperture, ma dobbiamo sempre valutare con attenzione la sostenibilità della cosa, sia dal punto di vista sanitario che giuridico.
Ieri mattina risultavano somministrati 151.439 vaccini, di cui 41.587 seconde dosi. A cittadini Over80 sono state somministrate 54.612 dosi, ai cittadini tra i 70-79 anni 36.362 dosi e tra i 60-69 anni 16.372 dosi.
In Trentino sono arrivate anche 1600 dosi Johnson & Johnson.