Il progetto Ossanat ha l’obiettivo di promuovere la consapevolezza del valore del patrimonio naturale e dell’importanza dei servizi ecosistemici per la nostra vita attraverso il coinvolgimento attivo di cittadini e visitatori. Il progetto educativo, basato su esperienze concrete e strumenti digitali, partirà ufficialmente nelle prossime settimane e si estenderà per tutto il 2022
lI nostro sistema economico è dipendente dalla biodiversità: l’ultima, autorevolissima, conferma di quanto il nostro benessere dipenda dalla salute degli ecosistemi è arrivata pochi mesi fa dal governo britannico, all’interno di un rapporto ormai noto come “The Dasgupta review“. Tuttavia, la qualità della biodiversità mondiale sta velocemente peggiorando: un milione di specie viventi (su 8 milioni) è a rischio, tanto da far denunciare esplicitamente il rischio di una “sesta estinzione di massa”. E tutto ciò si sta già trasformando in un ostacolo ai progressi ambientali, economici e sociali. Non a caso, l’Ue ha lanciato una strategia apposita per la biodiversità che si pone il traguardo della tutela del 30% delle aree marine e terrestri nel territorio dell’Unione. Per riuscirci però servono impegno capillare e anche strumenti innovativi, che rendano i cittadini agenti primari di questo sforzo.
Una possibile “best practice” in tal senso arriva da un piccolo comune dell’alta Val di Sole: Ossana, un borgo medievale in cui la consapevolezza del connubio uomo-natura è probabilmente più alta che altrove forse per il peculiare contesto in cui è collocato: il suo territorio insiste, per circa due terzi della sua superficie, nella Zona Speciale di Conservazione (area Natura 2000) Vermiglio – Folgarida. Il resto del territorio è caratterizzato da altre aree silvo-pastorali ad alto valore naturalistico. L’amministrazione comunale ha quindi ideato un programma, finanziato con 30mila euro – 20mila dei quali coperti dal Piano di Sviluppo Rurale operazione 761 – e denominato “Ossanat”.
“Il nostro obiettivo – spiega la sindaca di Ossana, Laura Marinelli – è sensibilizzare i cittadini, a cominciare dai più giovani, sull’inestimabile valore della biodiversità e dei servizi ecosistemici. Ma anche promuovere un’immagine del bosco come catalizzatore di possibilità e benessere e non solo come risorsa da sfruttare”.
La peculiarità del progetto Ossanat è di essere costruito attorno ai principi della citizen science, un paradigma di studio e apprendimento basato sull’interscambio tra pubblico ed esperti, condividendo osservazioni ed esperienze. Non più informazioni “calate dall’alto” e slegate dal contesto in cui ci si trova: in tal modo le persone cessano di essere soggetti passivi e si trasformano in operatori attivi, capaci di imparare prima di tutto dall’esperienza. Comprensione teorica e apprendimento delle buone pratiche costituiscono così il viatico per la formazione di cittadini consapevoli del loro ruolo nella tutela dell’ambiente e della biodiversità in senso partecipativo.
Gli eventi, che coinvolgeranno anche scuole elementari e medie, consistono in iniziative di animazione territoriale, uscite didattiche, cicli di laboratori naturalistici, workshop aperti alla popolazione oltre alla costruzione di un percorso tematico abbinato a un gioco per dare rilievo a piccoli luoghi caratteristici.
Il percorso è ovviamente a disposizione di tutti, dagli studenti al pubblico, dai residenti ai turisti. Per affrontarlo al meglio è possibile utilizzare una app interattiva: l’itinerario, infatti, verrà segnalato con appositi QR code che permetteranno ai visitatori di visualizzare online le informazioni corredate di immagini e ascoltare gli audio sviluppati con tecniche del sound design per favorirne la fruizione da parte delle persone con disabilità. Gli strumenti digitali, infatti, sono ottimi alleati per stimolare l’interazione e rendere il cittadino protagonista della salvaguardia della biodiversità.
(photo credit: T. Prugnola Archivio A.P.T. Val di Sole)